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L’intervista di Valeria Logrillo per L’Edicola del Sud

La Corte Suprema statunitense ha abolito la sentenza Roe vs. Wade, che dal 1973 garantiva a livello federale il diritto all’aborto. I singoli Stati sono ora liberi di applicare le proprie leggi.
La vicenda ha causato un terremoto a livello mondiale e ha riportando alla luce un tema attuale anche in Italia.

L’avv. Valeria Logrillo è stata chiamata ad esprimersi su questa tematica in un’intervista di Antonella Annese per L’Edicola del Sud.

Aborto, Logrillo: «Rischio criminalizzazione con ripercussioni giuridico-penalistiche»

La recente decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha sancito che il diritto all’aborto non sarà più garantito a livello federale ha scosso milioni di persone in tutto il mondo e portato alla ribalta un tema di estrema attualità anche in Italia. Valeria Logrillo, avvocata penalista, sottolinea che anche nel “bel paese” non bisogna dare per scontato il diritto all’aborto ed evidenzia vizi e virtù dei sistemi giuridici statunitense ed europeo.

Avvocata, come giudica quanto sta succedendo negli Stati Uniti?

«Questa sentenza colpirà gravemente tutte le donne. Il pericolo è che qualsiasi interruzione di gravidanza anticipata potrà essere considerata un reato e le donne potrebbero dover affrontare anche il tormento di un processo. Il rischio di criminalizzazione con ripercussioni giuridico-penalistiche è alto e colpirà soprattutto le donne che, con un reddito più basso, non potranno cercare soluzioni alternative, come quelle che sono dipendenti delle grandi aziende americane che hanno già dichiarato aiuto e sostegno a riguardo».

Si riferisce all’annuncio di Disney, Meta, Netfix e Google di dare la massima assistenza alle donne che vorranno avviare una pratica di aborto in stati dove è permesso?

«Esattamente. Sarebbe, infatti, opportuno precisare che seppur lodevole questo genere di iniziativa non risolve il tema delle differenze sociali e comunque temo possa mettere gravemente a repentaglio il diritto alla riservatezza delle donne che vorranno accedervi».


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